Nancy Ricco

La mia storia ha inizio nel 2011, quando mi sono sottoposta ad un intervento che doveva essere piuttosto banale; invece, i medici hanno riscontrato un “intestino sofferente” come si fosse” autodistrutto” e hanno effettuato una resezione dello stesso senza, però, confezionare una stomia. Ho dovuto sottopormi ad altri due interventi per via di occlusioni intestinali e seguire diverse terapie alle quali, però, non rispondevo. Lavoravo in ospedale e sapevo bene cosa potesse comportare un intervento di stomia; dopo un anno e mezzo di tentativi sono stata io a chiedere al chirurgo che mi operasse e mi confezionasse una colostomia. I medici non erano d’accordo, data la mia giovane età e la complessità del mio caso, ma alla fine nel 2013 ho affrontato l’operazione ed è lentamente iniziata la mia rinascita, anche i medici si sono ricreduti.

In questo percorso ho avuto al mio fianco il personale infermieristico dell’ambulatorio stomizzati dell’Ospedale Civile di Legnano: Marco Della Sanità, Gabriella Toledo e Manuela Dal Soglio, colleghi, prima che stomaterapisti. Insieme alla mia famiglia, mi hanno supportato in tutta la strada verso la riabilitazione. Dopo l’intervento ho cambiato lavoro, pur restando nell’ambito dell’ospedale (ho lavorato per circa 12 anni in sala operatoria, poi mi sono spostata in ambulatorio e, ad oggi, lavoro in ufficio). Adoro stare in mezzo alla gente e proprio grazie a questa mia capacità di socializzare ho scoperto quanto sia importante condividere la propria esperienza. Spero che questa mia storia possa essere d’aiuto a tutte le persone che vivono la mia condizione. È vero, vivere con una stomia, non è sempre semplice, ma dobbiamo essere consapevoli che le difficltà che incontriamo possono essere superate. La forza per farlo è dentro ognuno di noi: basta volerla trovare.

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