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Chi è Rob Hill

Fino al 1994, Rob Hill non era mai stato male in vita sua.

Il 23enne maratoneta e atleta, che ha corso la prima maratona in seconda elementare, seguiva un rigido schema di allenamenti.

Questo, fino a quando, debilitato da diarrea, crampi e dolore, gli furono diagnosticati il morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa, malattia infiammatorie croniche intestinali.

nel giro di un anno e mezzo le sue condizioni sono peggiorate. Ha perso peso - passando da 84 a 48 kg - e divenne palese che dovesse sottoporsi ad un intervento per il confezionamento di una stomia. "Dovevo prendere una decisione difficile: la stomia o la morte", decise.

Durante la malattia ha scoperto che anche una sua zia era affetta dal morbo di Crohn — nessuno in famiglia glielo aveva mai detto. Alla preoccupazione è seguita una convinzione: "La stomia mi ha dato una seconda possibilità e non voglio sprecarla".

Otto anni dopo l'intervento Rob ha deciso di battersi contro i tabù che vivere con una stomia inevitabilmente comporta.

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Rob Hill in cima al Monte Elbrus, la vetta più alta d'Europa, a giugno 2002.

Era diventata una questione di principio: volelva essere il primo paziente affetto dal morbo di Crohn a completare la Seven Summits, la scalata delle 7 cime più alte del mondo e, in questo modo, sensibilizzare l'opinione pubblica sulle malattie infiammatorie croniche intestinali e la stomia. Poco meno di 300 persone negli ultimi 20 anni hanno completato la Seven Summits, un'impresa ardua per chiunque.

"Parlarne è importante: non dobbiamo nasconderci"

Rob è Ambasciatore Mondiale del Programma Great Comebacks® di ConvaTec e ha fondato la Intestinal Disease Education and Awareness Society (IDEAS); l'esempio vivente che la stomia non è una menomazione né un nuovo organo, ma una seconda possibilità per realizzare i propri sogni.

Ancora oggi, Rob si batte contro i tabù legati alle malattie infiammatorie croniche intestinali: "Parlarne è importante, non dobbiamo nasconderci".

Rob è passato dal non riuscire a salire le scale a completare la scalata delle sette Cime più alte del mondo con il suo motto “No Guts Know Glory”:

• Giugno 2002, Mt. Elbrus, 5,633 m, Russia/Georgia, Europa

• Ottobre 2003, Mt. Kilimanjaro, 5,963 m, Tanzania, Africa

• Gennaio 2004, Aconcagua, 6,962 m, Argentina, Sud America

• Giugno 2005, Denali/Mt. McKinley, 5,895 m, Alaska, U.S.A., Nord America

• Gennaio 2006, Vinson Massif,4,897 m, Antartide

• Aprile 2007, Carstensz Pyramid, 4,884 m, Indonesia, Oceania

• Maggio 2010, Cima Sud del Monte Everest, 8,850 m, Nepal e Tibet, Asia


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